Rassegna
CRONACA Sabato 03 Febbraio 2001
PARTONO I CORSI DI PREVENZIONE ORGANIZZATI IN NOVE SCUOLE MEDIE E SUPERIORI
In aula lo psicologo antifumo
Grazia Longo
IO valgo, quindi non fumo». Suona come una pubblicità, ma è il presupposto di un percorso formativo che un team di psicologi avvierà per la prevenzione del tabagismo in 5 istituti superiori e 4 scuole medie di Torino e provincia.
I dati Istat parlano chiaro: il 40per cento dei fumatori ha acceso la prima sigaretta tra i 14 e 17 anni. «Una dipendenza da cui molti non riescono più a liberarsi – spiega Emanuele Passanante, direttore del Centro psicologico didattico, che insieme alle Molinette promuove l’iniziativa – e che in molti casi è legata a problemi di carattere psicologico. Per questo è fondamentale puntare sull’autostima e sull’autonomia dei ragazzi».
Gli studenti saranno invitati a completare – anche in forma anonima – alcuni test di autovalutazione e di comportamenti abitudinari. Seguiranno discussioni e psicodrammi guidati da Passanante e Aldo Nagar, direttore del Centro di ipnositerapia delle Molinette.
«Ma non ci saranno certo studenti ipnotizzati a scuola – sdrammatizza Nagar -. Anche perché noi punteremo alla prevenzione, cercando di responsabilizzare i ragazzi aiutandoli a riconoscersi come individui autonomi dai modelli negativi».
Leggasi per modelli negativi la famiglia, la scuola, il gruppo di coetanei e la Tv. «Molto spesso – precisa Nagar – i ragazzi che fumano prendono esempio da genitori o insegnanti. In altri casi l’emulazione scatta nei confronti degli amici o dei personaggi del mondo dello spettacolo».
E se è difficile intervenire direttamente su cinema e tv, maggiore possibilità di successo ha la collaborazione con genitori e insegnanti. «Proprio per questo – aggiunge Emanuele Passanante – al termine del lavoro con gli alunni, incontreremo i genitori interessati al progetto. La collaborazione con i docenti, invece, avverrà per tutta la durata dell’iniziativa». Sono previsti 5 incontri di 2 ore ciascuno per ogni classe. La scuola pilota, martedì prossimo, sarà l’istituto tecnico commerciale«Piero Sraffa» di Orbassano. Gli psicologi antifumo interverranno anche nei seguenti plessi torinesi: istituto tecnico commerciale «Vittorini», istituto tecnico per geometri«Castellamonte», scuola media «Alberti», istituto professionale per il commercio «Giulio»,scuola media «Caduti di Cefalonia».
In provincia i corsi si svolgeranno nel liceo classico «Porporato» di Pinerolo, scuola media «Don Milani» di Rivalta e scuola media «Mappano». Gli psicologi saranno affiancati da alcuni stagistidella facoltà di Psicologia di Torino e da alcuni ex fumatori. «Questi ultimi sono preziosissimi – conclude Aldo Nagar – perché assai importante è l’esempio di un’esperienza concreta». L’evoluzione delle lezioni può essere seguita anche su Internet all’indirizzo www.psicologiasalute.it.
Pagina 33 – LA STAMPA del 3 febbraio 2001 – Cronaca di Torino
NO al fumo, ma non solo
Grazia Longo
La campagna di sensibilizzazione contro il tabagismo, che parte il 27 febbraio al liceo classico D’Azeglio, punta all’autonomia complessiva dei ragazzi. Autostima e consapevolezza di sé per liberarsi da qualsiasi dipendenza. Che si chiami sigaretta, cibo, televisione o hashish non ha importanza. Quel che conta è che i ragazzi siano liberi di scegliere modelli positivi per il loro sviluppo. Finanziato dalla Fondazione Crt e con il patrocinio di Comune, Provincia e Regione, il progetto coinvolge dieci classi del D’Azeglio.
“Si tratta di cinque incontri di due ore ciascuno, per le classi quarte e quinte” precisa Emanuele Passanante, psicologo, curatore del progetto, responsabile regionale della Società scientifica per lo studio del tabacco e dei problemi correlati al fumo. Due le fasi di ogni appuntamento. La prima, più individuale e introspettiva consiste nell’esecuzione di alcuni test – anche in forma anonima – per sondare il grado di autonomia dei ragazzi. “Molto spesso sono vittime di standard negativi ereditati da televisione, famiglia, scuola e coetanei – ribadisce Passanante -. Difficile, quindi, inserirsi in un meccanismo così complesso e delicato. Ma è una tappa obbligata se si vuole rendere gli studenti più sicuri di sé. E quindi, capaci a smettere di drogarsi di cibo, fumo o televisione”.
In un secondo momento, si discuteranno gli esiti dei test e si confronteranno le singole esperienze. In particolare riferite al fumo. “I dati Istat parlano chiaro – prosegue lo psicologo, che al D’Azeglio sarà affiancato da altri 7 colleghi – il 40 per cento dei fumatori ha acceso la prima sigaretta tra i 14 e 17 anni. Una dipendenza da cui molti non riescono più a liberarsi e che in molti casi è legata a problemi di carattere psicologico. Per questo è fondamentale aiutare i ragazzi a sentirsi più sicuri e consapevoli”. Un piano che trova fra i suoi estimatori anche il preside del D’Azeglio.
“Mi sembra un’iniziativa veramente interessante – dice il professor Franco Massaia – proprio perché agisce ad ampio raggio. Non solo sul problema del tabagismo, ma su quello più vasto della tutela della salute. Un tema importantissimo, soprattutto tra i giovani, per uno sviluppo armonico ed equilibrato”. Per gli studenti che decidessero di chiudere definitivamente con la sigaretta c’è, poi, l’opportunità di farlo veramente. “Abbiamo previsto dei gruppi di lavoro proprio in questa direzione, anche se l’obiettivo principale del corso è quello della formazione a livello più generale. E non solo per i ragazzi delle classi coinvolte: vorremmo che l’intero istituto approfondisse i temi trattati dalla mia équipe”. Lo strumento operativo non manca, perché sia i test di autovalutazione, che quelli relativi alla realizzazione di un progetto della salute si trovano sul sito web curato da Emanuele Passanante e il figlio Daniele: www.psicologiasalute.it
Pubblicato sull’inserto per le scuole torinesi di LA STAMPA, il 25 febbraio 2003